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di Vincenzo Bisbiglia
Il Tribunale di Roma ha accolto le richieste della Procura capitolina e ha archiviato tutte le accuse nei confronti di Rafael Ramirez Carreño, il leader dell’opposizione venezuelana al regime di Nicolas Maduro, rifugiatosi ormai da alcuni anni in Italia. Ramirez era accusato di peculato e riciclaggio, in parte su input delle autorità di Caracas, per i pagamenti effettuati a Petrosaudi dalla società petrolifera statale Pdvsa – di cui Ramirez era il Presidente durante il suo mandato di ministro del Petrolio del governo Chavez – soldi (oltre 1 miliardo di euro) che poi sarebbero finiti in parte nella disponibilità di persone vicine a Ramirez.
Per la Procura di Roma, però, le accuse potevano al massimo costituire un abuso d’ufficio e, comunque, i reati sarebbero prescritti.
“Rafael Ramirez e i suoi familiari sono perseguitati dal regime Maduro, rifugiati e protetti dal diritto internazionale. Finalmente il Tribunale di Roma mette la parola fine ai procedimenti penali voluti dal Venezuela“, ha dichiarato il legale di Ramirez, Roberto De Vita.
